DOCUMENTO SULLA SALUTE MENTALE

Posted by on Mag 28, 2015 in documenti | No Comments

Ai candidati Governatori di Puglia

I sottoscritti inviano alle SS.LL. il seguente documento chiedendo un preciso impegno a favore della tutela della salute mentale.

Si rimane a disposizione auspicando l’immediato avvio di un confronto diretto all’indomani delle elezioni regionali.

Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.


 

Purtroppo negli ultimi 10 anni il sistema dei servizi di salute mentale, che per anni era riuscito a fornire risposte complesse ai bisogni dei cittadini (non solo di quelli economicamente deboli) è stato depotenziato perdendo così in buona parte il suo ruolo di presidio per la tutela della salute mentale della nostra popolazione.

Attualmente le criticità più evidenti sono:

1)      servizi Territoriali sempre più carenti di risorse umane ed economiche che sono dislocate prevalentemente sul settore dell’ospedalizzazione (Servizi Psichiatrici Di Diagnosi e Cura) e su quello della residenzialità pesante (comunità a 24 ore di assistenza). Mancano le risorse per l’apertura almeno a 12 ore dei CCSSMM, per i “progetti alla persona”,  per una residenzialità leggera; in compenso aumentano le incombenze burocratiche in un clima di controllo, paura securitaria, competitività personale, criticismo e gerarchia rigida.

2)        eccessivo spostamento di risorse economiche sul privato sociale, seppure questo sia senz’altro importante nelle risposte alle domande di salute e assistenza; questo sbilanciamento ha determinato un forte impoverimento del settore pubblico con conseguente impossibilità per le strutture territoriali di ampliare l’offerta di risposte terapeutiche e riabilitative utili per gli utenti, anche di tipo innovativo per la Regione Puglia (vedi il progetto del Centro Sperimentale “Marco Cavallo” di Latiano co-gestito dalla Asl Br e dai SEPE -soci esperti per esperienza-  dell’Ass. “180amici Puglia”);

3) estrema carenza nei servizi territoriali di alcune figure professionali che assicurino una reale presa in carico globale e che in taluni casi (in particolare per l’assenza di assistenti sociali) compromette la possibilità di adempiere ad obblighi di legge;

4) chiusura di alcuni presidi territoriali;

5) riduzione di molti Centri di Salute Mentale a semplici ambulatori con visione prettamente medicalizzata  in un momento storico che vede un notevole aumento dell’incidenza delle disabilità psichiatriche, anche legate al grave disagio sociale e alle nuove richieste provenienti da mondi finora al confine dei nostri servizi;

6) ulteriori gravi problemi riguardanti specificatamente la Neuropsichiatria Infantile.

 

Preso atto delle sofferenze del sistema chiediamo:

 

  1. a) reale attribuzione del 5% del fondo sanitario regionale alla Salute Mentale;
  2. b) assunzione del personale necessario per i CSSMM come già previsto nelle piante organiche;
  3. c) apertura di tutti i CCSSMM per 12 ore e di almeno uno per Asl per 24 ore;
  4. d) nuova Legge Quadro che ridetermini la suddivisione di competenze tra settore pubblico e settore privato, prevedendo, altresì, una regolamentazione precisa sull’accreditamento e sui controlli, sia delle strutture di riabilitazione psichiatrica che quelle del circuito sociosanitario, attraverso commissioni di monitoraggio e verifica della qualità in cui siano presenti rappresentanti di persone con esperienza di sofferenza psichica e loro familiari ed invece esclusi soggetti la cui partecipazione possa rappresentare grave conflitto d’interesse;
  5. e) emanare precise indicazioni affinché le persone con disagio psichico, anche in fase di acuzie, debbano essere curate di norma all’interno della propria provincia di residenza;
  6. f) l’istituzione di un albo delle associazioni degli utenti e dei familiari;
  7. g) reale gestione del budget da parte dei responsabili dei servizi territoriali (da riconoscere, lì dove già non lo siano, come Unità Operative Complesse) che rappresentano le equipe che meglio conoscono le esigenze dell’utenza. Ciò potrebbe consentire grandi recuperi economici ed una idonea razionalizzazione nella gestione delle risorse;
  8. h) politiche a favore dell’inclusione lavorativa delle persone con disagio psichico con istituzione di un ufficio regionale “inclusione sociale” con sito web che accorpi tutte le opportunità rivenienti dai vari assessorati welfare, scuola e formazione, politiche giovanili e pari opportunità, lavoro, agricoltura, etc…;
  9. i) avvio di esperienze di abitare supportato e di gruppi di convivenza che diventino percorsi alternativi alla cronicità residenziale e per lo sviluppo delle autonomie personali e relazionali;
  10. j) nuovi accordi con il sistema universitario per far svolgere i tirocini dei medici specializzandi in Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile anche nel sistema territoriale e così anche per i tirocini di altre professioni di aiuto (psicologi, assistenti sociali, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri).

Poiché crediamo fermamente, come dimostrato anche da evidenze scientifiche sempre più numerose, che per le persone con sofferenza psichica è salutare un progetto realmente mirato all’autonomia nel proprio ambiente di vita, riteniamo necessario che si cambi decisamente e coraggiosamente rotta verso il superamento del paradigma del “posto letto” che tanti danni ha fatto negli scorsi ani in Puglia e l’attivazione di quello del budget individuale di saluteritagliato su ogni persona e sui suoi bisogni.  Nel concreto avanziamo la seguente proposta operativa per il prossimo biennio: utilizzare almeno il 20% dell’attuale spesa per le comunità residenziali a favore dei budget di salute. Questo permetterebbe per esempio diriconvertire ogni “retta” di 1 posto letto in Comunità Riabilitativa (Euro 156,00 die e somma annuale di circa Euro 60.000,00) in 6/8 budget di salute (da circa 20/30 euro/die ciascuno).

La somma dovrebbe essere accreditata ai Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale che, a loro volta, assegneranno risorse ai Direttori UOC territoriali a seconda dei progetti sperimentali di budget di salute che gli stessi programmeranno di sperimentare sul proprio territorio di competenza.

Infine come primo atto della nuova giunta regionale chiediamo con forza l’attivazione di unTavolo Regionale  istituzionalizzato e resa permanente che veda partecipi tutte le componenti della S.M., in particolare i reali portatori di interesse, che sono gli utenti e familiari rappresentati dalle Associazioni per la tutela della Salute Mentale, per poter elaborare politiche condivise realmente innovative.

 

F.to

Associazione “180amici Puglia” Latiano (BR)

Società italiana Psichiatria Democratica

Associazione “La Breccia” Corato (BA)

Associazione “Noos” Foggia

Associazione “AFASM” Ginosa (TA)

Associazione “I Giardini di Abele” Bari

Associazione ATSM “Speranza” Santeramo (BA)

Coordinamento Pugliese Operatori della Salute Mentale

Associazione “Stella Polare” Lecce

Associazione “Bel lombroso” San Marco in Lamis (FG)

Associazione “Arcobaleno” di Bitonto

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